giovedì 14 maggio 2015

Prato, una stagione fallimentare?

Il campionato appena conclusosi ha sancito la salvezza dei toscani proprio all'ultima giornata, grazie alla vittoria per 1-0 sul campo della Carrarese. Un risultato che non ha certo portato allegria ed entusiasmo in seno alla società del Presidente Toccafondi, partita con ben altri auspici.
La partnership siglata nell'estate 2014 con l'Inter, di durata triennale, con l'avvento di diversi elementi della primavera neroazzurra, ed il successivo arrivo di giocatori di categoria come Rubino, Bocalon, Fanucchi, Rickler e Ghidotti avevano alzato l'asticella degli obiettivi, potendo contare oltretutto su un allenatore, Esposito, profondo conoscitore del settore giovanile interista, nonchè in sella sulla panchina pratese dal 2011.
Proprio quest'ultimi sono quelli che hanno deluso le attese, per quanto giustificabili alla loro prima esperienza tra i professionisti. Molti da partenti titolari nelle prime uscite di campionato, si sono ritrovati mano a mano dietro nelle gerarchie, sino a sparire o quasi nel dimenticatoio.
Ivusic, ventenne portiere croato, non ha mai dato continuità e sicurezza tra i pali, vendendo scavalcato prima da Brunelli e poi dall'esperto Gazzoli; ancora peggio è andata all'esterno sinistro danese Knudsen, che complice qualche infortunio di troppo, ha racimolato appena 330 minuti scarsi per 8 presenze totali.
Del trio Pasa, Romanò e Tassi, solo il secondo raggiunge la sufficienza sul campo. Note dolenti anche per quanto riguarda l'attacco, reparto però questo dove scalzare il trio Fanucchi-Bocalon-Rubino non era facilmente pronosticabile alla vigilia.
L'italo-nigeriano Ogunseye in sole 2 occasioni è partito titolare, finendo il campionato a quota zero nella casella delle reti fatte, ed accumulando poco più di 190 minuti in campo.
Male anche il nigeriano Fofana, con un passato tra Lituania e Grecia, con 5 presenze ed una sola rete realizzata.
I numeri raccontano anche che il Prato è stata la squadra con più pareggi e meno vittorie di tutte, in compagnia della Carrarese. Ben dodici i pareggi lontano dal Lungobisenzio.
Chiaro che alla prima stagione l'inesperienza la puoi pagare, ma è come se si sia avuta la sensazione che la squadra oltre un certo limite non potesse andare, nonostante le vittorie interne contro Spal, Ascoli e Teramo.
Dagli errori accumulati si può ripartire facendone tesoro, rinforzando la squadra in quei reparti, e mi riferisco a difesa e centrocampo, dove spesso è mancato l'uomo che prendesse in mano la squadra.
E' notizia di oggi il ritiro dal calcio giocato di Raffaele Rubino, colui che con il suo gol numero sette in stagione ha permesso la permanenza nella categoria senza passare dai playout.
Ecco le sue dichiarazioni rilasciate al Tirreno:

"Mi sembra il momento di chiudere, personalmente non posso chiedere di più, segnare alla 500° partita in carriera è qualcosa di unico, è qualcosa che porterò dentro il mio bagaglio personale. Sono contento che il Prato abbia mantenuto la categoria, non avevamo iniziato malissimo, poi siamo andati in difficoltà, perchè qualche giocatore non è riuscito ad adattarsi al meglio alla categoria, unito a qualche infortunio. Poi però con un grande girone di ritorno siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo.”



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