lunedì 18 maggio 2015

Il quadro delle semifinali

Non sono mancate le sorprese nei quarti di finale degli spareggi playoff promozione in LegaPro. I risultati usciti dai campi di Benevento ed Ascoli erano sulla carta quelli meno quotati alla vigilia.
Se consideriamo la vittoria del Como arrivata al 91°, tutte le altre sfide si sono concluse almeno ai supplementari, segno del grande equilibrio in campo.
Non potevano certo mancare le polemiche arbitrali, specie in quel di Bassano, dove la Juve Stabia si è vista ingiustamente annullare un gol apparso ai più regolare a pochi minuti dal novantesimo. Sopratutto perchè ancora non è chiaro chi sia stato a decretare l'annullamento del gol, dato che sia l'arbitro che il guardalinee in un primo mento avevano dato il gol.
Polemiche roventi anche ad Ascoli, sia per l'espulsione di Avogradi che ha portato i ducali ha giocare tutto l'incontro in 10 dal 9°minuto per il fallo che ha portato al rigore per la Reggiana, sia per il gol del 3-3 annullato per fuorigioco di Mustacchio, il quale sembra in realtà tenuto in gioco da ben due avversari granata.
E se patron Bellini se la prende con Barilli (è un uomo di Macalli, lo sanno tutti), non è da meno quello della Juve Stabia, Manniello, il quale parla esplicitamente di un disegno partito già dalla scorsa estate (quando non fu accolto il ripescaggio presentato dai campani) per volere della lega, sino al fatto incriminato di ieri.
Diverso il caso in quel di Benevento, dove il malumore della piazza espresso a fine partita ha portato l'Avvocato Vigorito a volersi disimpegnare dalla guida della società, facendo intendere di non iscriverla al prossimo campionato. Come però spesso accade in queste occasioni, la delusione del momento porta spesso a dichiarazioni del genere, salvo poi rituffarsi nella mischia, forse con più entusiasmo di prima, seppur a Benevento da anni ci si illude che possa essere quello buono per la promozione in B.
Per quel che si è visto sul campo, il Matera ha meritato la vittoria per 2-1 contro il Pavia, apparso troppo rinunciatario sin dall'inizio di gara. A nulla è valso il vantaggio ospite con Marchi; per il Matera saliva in cattedra il neo entrato Pagliarini che con una doppietta (il secondo gol al 119°) stendeva i lombardi.
Gare per il resto equilibrate, e se tra Bassano e Juve Stabia la lotteria dei rigori ha premiato i primi (fatale l'errore di Bombagi per le vespe), deve comunque recitare il mea culpa l'Ascoli, caparbio e coraceo da ribaltare lo svantaggio iniziale per di più con l'uomo in meno, ma l'azione da cui nasce il 2-2 di Spanò a tempo scaduto grida vendetta. Bastava spazzare il pallone via dall'area ed a quest'ora staremmo parlando di tutt'altra gara. Ducali che poi chiudevano addirittura in 8 per le successive espulsioni di Perez (uscito dal campo in lacrime) ed Altobelli, reo di un'entrata vigliacca nei confronti di un avversario.
Il Benevento paga gli errori del proprio portiere Piscitelli, disastroso specialmente nell'azione del secondo gol di Ganz (più un cross che un tiro voluto). Como che anche trascinato dall'entusiasmo, sembra la squadra che fisicamente sta meglio di tutte.

Il quadro delle semifinali:

Como-Matera domenica 24 maggio ore 18

Reggiana-Bassano domenica 24 maggio ore 19

Matera-Como domenica 31 maggio ore 16

Bassano- Reggiana domenica 31 maggio ore 18

foto picenotime.it








sabato 16 maggio 2015

La sfida Benevento-Como apre le danze dei playoff promozione

Al "Ciro Vigorito" di Benevento i padroni di casa giallorossi ospitano i lariani del Como nel primo match valevole per il passaggio del turno alle semifinali dei playoff.
I campani partono dal vantaggio di poter contare su due risultati, di conseguenza è il Como che deve vincere assolutamente se vuole continuare il suo sogno promozione.
Il Benevento in settimana si è preparato all'incontro effettuando un mini ritiro a Roma, prima di rientrare ieri in sede ed effettuare la rifinitura al Vigorito, accolto da un migliaio di tifosi accorsi per l'occasione data che la seduta è stata effettuata a porte aperte.
Per quanto riguarda la formazione, gli unici indisponibili sono Vitiello, Djiby e Kanoute; dubbi ancora sul modulo che il duo Cinelli-Landaida dovrà mandare in campo. Più probabile un 4-3-3 con Melara e Mazzeo ( al posto di Alfageme) sugli esterni.
Il Como si è preparato al meglio a questa sfida con tutta la rosa a disposizione, e galvanizzato dall'essere riuscito a centrare questo traguardo quando in pochi ci avrebbero scommesso. Dal canto loro i lariani sanno che non hanno nulla da perdere, le 12 vittorie ottenute in trasferta sono un biglietto da visita niente male per arrivare a questa sfida con la consapevolezza di potersela giocare alla pari, proprio come espresso dall'allenatore Sabatini giovedì in conferenza stampa.
Arbitrerà l'incontro il signor Daniele Martinelli della sezione di Roma; fischio d'inizio alle ore 16, e come sempre la partita sarà disponibile in diretta streaming sul canale tematico www.sportube.tv

Qui sotto le probabili formazioni che scenderanno in campo:


giovedì 14 maggio 2015

Prato, una stagione fallimentare?

Il campionato appena conclusosi ha sancito la salvezza dei toscani proprio all'ultima giornata, grazie alla vittoria per 1-0 sul campo della Carrarese. Un risultato che non ha certo portato allegria ed entusiasmo in seno alla società del Presidente Toccafondi, partita con ben altri auspici.
La partnership siglata nell'estate 2014 con l'Inter, di durata triennale, con l'avvento di diversi elementi della primavera neroazzurra, ed il successivo arrivo di giocatori di categoria come Rubino, Bocalon, Fanucchi, Rickler e Ghidotti avevano alzato l'asticella degli obiettivi, potendo contare oltretutto su un allenatore, Esposito, profondo conoscitore del settore giovanile interista, nonchè in sella sulla panchina pratese dal 2011.
Proprio quest'ultimi sono quelli che hanno deluso le attese, per quanto giustificabili alla loro prima esperienza tra i professionisti. Molti da partenti titolari nelle prime uscite di campionato, si sono ritrovati mano a mano dietro nelle gerarchie, sino a sparire o quasi nel dimenticatoio.
Ivusic, ventenne portiere croato, non ha mai dato continuità e sicurezza tra i pali, vendendo scavalcato prima da Brunelli e poi dall'esperto Gazzoli; ancora peggio è andata all'esterno sinistro danese Knudsen, che complice qualche infortunio di troppo, ha racimolato appena 330 minuti scarsi per 8 presenze totali.
Del trio Pasa, Romanò e Tassi, solo il secondo raggiunge la sufficienza sul campo. Note dolenti anche per quanto riguarda l'attacco, reparto però questo dove scalzare il trio Fanucchi-Bocalon-Rubino non era facilmente pronosticabile alla vigilia.
L'italo-nigeriano Ogunseye in sole 2 occasioni è partito titolare, finendo il campionato a quota zero nella casella delle reti fatte, ed accumulando poco più di 190 minuti in campo.
Male anche il nigeriano Fofana, con un passato tra Lituania e Grecia, con 5 presenze ed una sola rete realizzata.
I numeri raccontano anche che il Prato è stata la squadra con più pareggi e meno vittorie di tutte, in compagnia della Carrarese. Ben dodici i pareggi lontano dal Lungobisenzio.
Chiaro che alla prima stagione l'inesperienza la puoi pagare, ma è come se si sia avuta la sensazione che la squadra oltre un certo limite non potesse andare, nonostante le vittorie interne contro Spal, Ascoli e Teramo.
Dagli errori accumulati si può ripartire facendone tesoro, rinforzando la squadra in quei reparti, e mi riferisco a difesa e centrocampo, dove spesso è mancato l'uomo che prendesse in mano la squadra.
E' notizia di oggi il ritiro dal calcio giocato di Raffaele Rubino, colui che con il suo gol numero sette in stagione ha permesso la permanenza nella categoria senza passare dai playout.
Ecco le sue dichiarazioni rilasciate al Tirreno:

"Mi sembra il momento di chiudere, personalmente non posso chiedere di più, segnare alla 500° partita in carriera è qualcosa di unico, è qualcosa che porterò dentro il mio bagaglio personale. Sono contento che il Prato abbia mantenuto la categoria, non avevamo iniziato malissimo, poi siamo andati in difficoltà, perchè qualche giocatore non è riuscito ad adattarsi al meglio alla categoria, unito a qualche infortunio. Poi però con un grande girone di ritorno siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo.”



martedì 12 maggio 2015

I playout ai raggi x

Rispetto al primo turno dei playoff promozione che andrà in scena già da questo fine settimana, per le formazioni impegnate negli spareggi per evitare la retrocessione nei dilettanti ci sarà una settimana di tempo in più per preparare il doppio impegno.
Per quanto concerne il programma del girone A si prevedono le seguenti sfide:

- Lumezzane-Pro Patria sabato 23 maggio ore 16
- Pordenone-Monza sabato 23 maggio ore 16

Sempre difficile fare un pronostico in casi del genere, dato che spesso i reali valori messi in mostra durante l'arco del campionato vengono annullati.
Se nel primo confronto la Pro Patria è confortata dagli ultimi risultati ottenuti (4 vittorie nelle ultime 5 sfide, partendo leggermente favorita nei confronti del Lumezzane e non solo per la migliore posizione acquisita nella stagione regolare, Pordenone e Monza si dividono in egual misura le percentuali di rimanere in Lega Pro.
Dopo le molteplici difficoltà iniziali riscontrate nel salto di categoria, i friulani sotto la guida di Fabio Rossitto hanno cambiato marcia, ottenendo specie in casa quei punti che a fine stagione si sono rivelati fondamentali per l'accesso ai playout. Da non trascurare l'entusiasmo dovuto al successo proprio nell'ultima giornata contro l'Albinoleffe, che ha dato ai ramarri certamente linfa nuova per questo finale di stagione.
Il Monza ha attraversato mille problemi societari in questa stagione, trovandosi a gennaio con la rosa rivoluzionata negli uomini e nei numeri (ben 37 i giocatori a disposizione di Pea
Complice anche i 6 punti di penalizzazione arrivati verso la fine del campionato, i brianzoli comunque sono riusciti ad ottenere delle buone prestazioni nonostante i cronici problemi in fase di realizzazione.

Nel girone B, il doppio confronto vedrà difronte:

- Pro Piacenza-Gubbio sabato 23 maggio ore 15
- Savona-Forlì sabato 23 maggio ore 15

Con il pesante faldone portatosi dietro da inizio di campionato, il Pro Piacenza svolta il suo campionato da gennaio in poi ( fondamentale l'arrivo del bomber Alessandro dalla Casertana a gennaio, quando in pochi avrebbero scommesso sulle reali possibilità dei piacentini di trovare la quadratura del cerchio. Non sarà facile contro un Gubbio che a livello di uomini è qualitativamente superiore, ma gli umbri nelle ultime settimane sono apparsi davvero vulnerabili e privi di idee. Ancor più preoccupante per la squadra allenata da Bonura, il precdente proprio contro il Pro di dieci giorni fa, quando gli ospiti sbancarono il Barbetti per 1-0.
Nell'altra sfida, il Savona avrà l'obbligo di vincere almeno una sfida contro il Forlì, al suo secondo anno consecutivo ai playout.
Anche qui non solo per una questione di doppio punteggio favorevole, è il Forlì a partire col favore del pronostico. C'è voluto il cambio di allenatore (da Rossi a Firicano per dare un cambio di marcia alla squadra, che ha ritrovato i preziosi gol di Docente e Melandri in attacco, supportato dall'esperienza di giocatori come Cejas ed il dinamismo di Cappellini a centrocampo.
Il Savona dopo un convincente inizio di campionato, si è ritrovato con il cambio di proprietà che ha per prima cosa sollevato dall'incarico Di Napoli per affidarsi all'ex bandiera dell'Ascoli Aloisi, i cui risultati sono stati disastrosi o quasi. Saltata pure la panchina di Aloisi, è maturata in società la scelta interna di chiamare Riolfo, già responsabile del settore giovanile ligure. Obiettivo minimo centrato, ma se i gol arrivano dal solo Scappini, sarà veramente dura per i biancoblu salvare la categoria.

Infine nel girone C vedremo affrontarsi rispettivamente:

- Ischia-Aversa sabato 23 maggio ore 17
- Savoia-Messina sabato 23 maggio ore 17

Derby campano quindi decreterà chi riuscirà a sopravvivere in LegaPro. Tutte e due le squadre hanno evidenziato dei limiti evidenti durante l'anno, ma se non altro hanno mostrato negli ultimi due mesi un passo migliore rispetto alla povertà di risultati precedenti. La squadra di Agenore Maurizi (non fatelo arrabbiare.....ha trovato in Infantino un'importante pedina a cui aggrapparsi, ed anche i meccanismi difensivi sono nettamente migliorati, dando più sicurezza a tutta la squadra. L'Aversa (che quest'anno non potrà più sperare in un'eventuale ripescaggio, ha dalla sua un centrocampo si meno qualitativo ma maggiormente portato all'interdizione. Vincerà chi avrà meno paura.
Nell'altro spareggio, Savoia-Messina della scorsa domenica ha decretato la salvezza temporanea degli oplontini a discapito della Reggina.
I campani come già scritto negli articoli precedenti hanno vissuto una stagione che ha fatto notizia più per quello che accadeva al di fuori delle prestazioni sportive che sul rettangolo di gioco. Ai ragazzi va dato atto di non aver mai mancato la professionalità e si meritano questa possibilità di lottare ancora per un traguardo importante, forse più per l'onore che per la permanenza nella categoria stessa.

foto: strettoweb.it e ilcittadinomb.it


Il Messina dal canto suo deve cercare di dare un senso a questa stagione maturata con ben altri obiettivi rispetto a quelli con cui deve lottare adesso. Sarà ancora una volta Re Giorgio Corona a togliere le castagne dal fuoco alla squadra di Lo Monaco?





lunedì 11 maggio 2015

Fa festa il Novara, Alessandria che suicidio...!

Dopo le promozioni di Teramo e Salernitana, l'ultimo salto diretto in B riguardava il girone A, che vede premiato il Novara arrivato a pari punti col Bassano, ma avendo gli scontri diretti dalla sua.
I piemontesi tornano così tra i cadetti dopo una sola stagione in Lega Pro, grazie ad una cavalcata trionfante specie nella seconda parte di stagione.
Una rosa quella a disposizione di mister Toscano che non ha risentito del peso della categoria (se non proprio nella prima parte del campionato, e quando hai dalla tua parte giocatori come Evacuo, Gonzalez tutto viene più facile. Fondamentale l'esperienza di giocatori come Garufo, Pesce, Garofalo senza trascurare gli emergenti Vicari e Dickmann.
Onore al Bassano, che deve recriminare con se stesso per i punti persi in casa contro il Venezia e fuori casa a Monza; a quest'ora seppur con riserva (il Novara potrebbe avere ancora vedersi restituito qualche punto in più dal Tribunale Federale, sarebbero loro a festeggiare.
Al terzo posto si piazza il Pavia, alla prima con il neo tecnico Vavassori, che all'esordio rimonta lo svantaggio iniziale del real Vicenza e porta a casa un punto.
Incredibile l'epilogo ad Alessandria. I lupi riescono nell"impresa" di non qualificarsi per i playoff venendo scavalcati dal Como vittorioso 1-0 nel derby a Mantova. Se si pensa che appena due mesi dopo la vittoria a Pordenone Rantier e compagni comandavano il campionato, impensabile immaginare un finale così amaro. A fine partita non bastano le parole dell'allenatore D'Angelo e del capitano Taddei per smaltire la delusione della tifoseria.
Come detto, ad approfittarne è il Como che si guadagna il playoff contro il Benevento. Un plauso ai ragazzi di Sabatini, i quali non partivano certamente coi favori del pronostico alla vigilia del campionato, ma che sul campo si sono dimostrati squadra organizzata e dotata di discrete individualità, a partire dai bomber in doppia cifra Le Noci e Ganz, sino al dinamismo di Casoli e Castiglia a centrocampo. A questo punto seppur con la gara secca in trasferta, quindi con un solo risultato a disposizione, sognare è quanto mai lecito per i lariani.

foto: pagina facebook novara calcio

Adesso spazio ai playoff promozione già da questo fine settimana, in dettaglio il programma:

- Benevento-Como sabato 16 maggio alle ore 17

- Bassano-Juve Stabia domenica 17 maggio ore 15

- Ascoli-Reggiana domenica 17 maggio ore 16

- Matera-Pavia domenica 17 maggio ore 17

Personalmente avrei preferito uno stacco di due ore tra una partita e l'altra così in modo di permettere a chi volesse di seguirle tutte per intero.

Nel prossimo articolo daremo uno sguardo ai responsi definitivi in zona retrocessione e playout.



sabato 9 maggio 2015

Girone C, bagarre playoff e sfida a distanza tra Savoia e Reggina

Termina quest'oggi con le partite tutte in programma alle 17.30 l'ultima giornata della Lega Pro girone C. Se la Salernitana ha già da un paio di settimane festeggiato il ritorno tra i cadetti, ancora aperta è la lotta playoff, che vede coinvolte oltre al già qualificato Benevento, tre squadre divise da un solo punto (ci sarebbe anche il Lecce ma servirebbe un vero e proprio miracolo di risultati incastrati tra di loro).
Sulla carta l'impegno più agevole (o meno difficile se preferite) è quello che riguarda il Matera, atteso sul campo dell'Aversa Normanna già sicuro di disputare i playout, ma che deve stare attento a non farsi scavalcare dall'Ischia in ottica di doppio pareggio.
Ben più probanti le sfide per Juve Stabia e Casertana, anch'esse impegnate fuori casa rispettivamente a Benevento e Salerno.
Nonostante gli ultimi tre punti in palio non cambieranno l'ordine delle cose, dal canto loro Salernitana e Benevento si presentano con la migliore formazione possibile e con la voglia di regalare ancora una vittoria tra le mura amiche.
Stesso discorso per Casertana (che si presenterà all'Arechi con una maglia in solidarietà nei confronti dei lavoratori dell'Indesit) e Juve Stabia, le quali dovranno fare affidamento alle loro qualità offensive (secondo e terzo attacco del girone) per uscire dal campo con l'intera posta in palio.
Ultimi novanta minuti di passione anche per quel che riguarda la squadra che verrà retrocessa in Serie D; solo una tra Savoia e Reggina riuscirà a spuntarla e provare a rimanere tra i professionisti dagli spareggi.
Se per il Savoia sino a poche settimane fa i playout erano una fatto pressocchè assodato, la farsa delle classifiche stilate non dai risultati ottenuti sul campo, ma dal Tribunale Federale, ha annullato la penalizzazione di 12 punti alla squadra calabrese, rimettendola di fatto in corsa per la salvezza (che poi la squadra allenata da Tedesco abbia vinto l'ultima contro il Catanzaro è solo un merito intendiamoci).
I campani dalla loro avranno il vantaggio di giocarsela in casa contro un Messina già sicuro di disputare i playout nella migliore posizione possibile. Ma i tanti problemi di una stagione che definire travagliata è eufemistico (giocatori che non prendono stipendi da mesi e che sono stati sfrattati per morosità, allenamenti da disputare in centro città anzichè in strutture sportive), non faranno sì che per gli oplontini i tre punti siano già garantiti.
La Reggina dal canto suo è sicura di riuscire nel suo obiettivo, avendo espresso a parole la voglia di giocarsela col Messina in un derby dello Stretto che già quest'anno in verità è stato tutto appannaggio dei siciliani.
Una cosa mi sembra la si possa affermare con certezza, chiunque sarà destinata a retrocedere nei dilettanti, non sarà stato di certo per colpa dell'ultimo risultato ottenuto sul campo.

Qui sotto riporto le probabili formazioni con cui Savoia e Reggina scenderanno in campo.

                                     (fonte: solosavoia.it)

venerdì 8 maggio 2015

Grosseto, la rivincita di Silva

Era una delle pretendenti alla promozione in B, invece per il Grosseto del vulcanico patron Camilli questa è stata una stagione decisamente deludente, culminata da quattro cambi in panchina ed una salvezza raggiunta matematicamente solo la scorsa domenica sul campo dell'Aquila.
Un organico di tutto rispetto costruito in estate dalla dirigenza maremmana, con una delle migliori coppie d'attacco alla viglia composta da Torromino e Pichlmann, tornato in Italia dopo due anni trascorsi nel Neustadt, supportata da tanti elementi di espertienza come Baiocco, Formiconi, Mariotti, Legittimo, Burzigotti, Morero, Onescu per citarne alcuni.
Un inizio di stagione condito da diversi pareggi, spesso subiti in rimonta, ha di fatto messo sin da subito in traballo la panchina di Massimo Silva, esonerato infatti all'undicesima giornata dopo la sconfitta sul campo della Lucchese. Al suo posto è arrivato Padalino, proveniente dalla promozione a Foggia, ma la sua avventura dura poco più di due mesi (12 punti in 9 partite).
Camilli non è certo il tipo di presidente che si pone il problema di mettere a busta paga più allenatori, infatti a subentrare a Padalino è Paolo Stringara, la cui ultima esperienza è datata 2012 a Barletta. Scelta incomprensibile per molti, infatti la squadra non cambia decisamente marcia e con il magro bottino di 5 punti in 9 giornate, anche per lui nativo proprio della provincia di Grosseto, arriva l'inevitabile esonero.
Viene così richiamato in panchina Massimo Silva, il cui obiettivo a questo punto è portare fuori la squadra addirittura dalla zona playout e concludere la stagione in modo dignitoso. Le due ultime vittorie consecutive permettono al Grosseto così di "salvare" quantomeno la stagione tra i professionisti, proiettando la squadra ad un ipotetico 4/5° posto tenendo conto della media punti fatta con Silva, il che non sarebbe comunque servita per disputare i playoff.
Se comunque la coppia Torromino-Pichlmann è andata in doppia cifra, una lacuna dei maremanni sono stati i pochi gol arrivati dai centrocampisti, 4 da Verna e 2 dal paraguayano Lugo.
In porta si sono succeduti praticamente in eguali presenze Baiocco e Mangiapelo, ma per entrambi la stagione si può definire al di sotto della sufficienza.
Difficile per la prossima stagione la conferma di Silva in panchina, il quale comunque tra le mille difficoltà del caso, è uno dei meno responsabili della deludente stagione in quel di Grosseto.
                        (Thomas Pichlmann - foto di Fabio Lubrani - grossetosport.com)

giovedì 7 maggio 2015

Pordenone-Albinoleffe, chi la spunterà?

Gli ultimi 90 minuti della stagione regolare in Lega Pro saranno decisivi per sapere chi retrocederà direttamente in serie D, e chi riuscirà ad accedere ai playout.
Il big match dell'intera giornata nei tre gironi a mio avviso si disputa al "Bottecchia"di Pordenone, dove i ramarri ospiteranno in casa l'Albinoleffe; proprio nell'ultima giornata disputatasi, i bergamaschi sono riusciti a scavalcare i neroverdi, avendo a questo punto due risultati su tre a disposizione per centrare i playout.
Pordenone che sembrava spacciato sino ad un paio di mesi fa, poi l'avvento di Rossitto in panchina ha portato nuova linfa ed entusiasmo. L'attacco è tornato ad essere incisivo grazie ai gol di Maccan, forse ancora troppo supportato da compagni che hanno nei piedi le potenzialità per arricchire il bottino in zona d'attacco (Franchini e Bjelanovic per fare due esempi).
Dall'altro lato l'Albinoleffe arriva a questo match galvanizzato dalla vittoria nel derby contro il Mantova per 2-1, in cui ancora una volta è risultato decisivo Momentè, giunto al suo quindicesimo sigillo stagionale. Se pensiamo che nel totale i celesti ne hanno realizzati appena 27, si evince l'assoluta imprescendibilità dell'attaccante cresciuto nel vivaio dell'Inter.
Una stagione travagliata quella dei bergamaschi, che hanno puntato tutto (o quasi) sullo stesso organico dell'anno scorso, errore questo che si è rivelato alla base degli insuccessi partiti sin da inizio stagione. Gli arrivi degli svincolati Spinelli e Silva Reis, uniti a quelli di Bradaschia, Anghileri e Pacifico non hanno mutato di molto l'assetto della squadra, incapace di trovare la via della rete con una certa regolarità.
In uno stadio che si preannuncia tutto esaurito, chi riuscirà a buttare il cuore oltre l'ostacolo?

N.b. Nelle immagini di sportube, le immagini del match d'andata.


mercoledì 6 maggio 2015

Capuano, il comandante aretino

Con lui non esistono mezze misure, o lo ami oppure lo odi. Ezio Capuano, detto Eziolino come lui stesso tiene a precisare, è uno dei pochi personaggi veri rimasti nel calcio professionistico. Dice sempre quello che pensa, anche a costo di attirare inimicizie, squalifiche e multe (come successo quest'anno ad Alessandria dopo aver apostrofato il suo giocatore Montini come una checca che non può giocare a pallone).
Se le ultime sue stagioni sono state accompagnate da altrettanti esoneri, vedi Fondi e Casertana, non v'è dubbio che Capuano è l'artefice principale del miracolo Arezzo. Una squadra che a campionato in corso non sapeva neppure se fosse stato ripescato o meno, con un campagna acquisti fatta in fretta e furia, l'allenatore nativo di Salerno è riuscito nel miracolo di portare la squadra all'ottavo posto in classifica a soli 90 minuti dal termine della stagione, con annessa qualificazione alla Tim Cup 2015-16.
Nessuno ci avrebbe scommesso su un risultato simile, sia per la qualità effettivamente non eccelsa della squadra (non a caso costruita ad immagine e somiglianza del carattere di Capuano), sia proprio per quel ritardo sensibile di preparazione rispetto alle altre 19 squadre.
I 33 gol subiti testimoniano la difficoltà delle avversarie nello scardinare la difesa amaranto, che ha assimilato in breve tempo le direttive di Capuano, che fa appunto della fase difensiva la base portante su cui si deve costruire una squadra. E pazienza se lì davanti i gol sono arrivati col conta gocce, 6 per Herpen (che non è una punta di certo), 3 per Bonvissuto, 2 per Montini e Yasien (arrivato a gennaio), ma tanto è bastato per portare fieno in cascina.
Tanti i momenti salienti della stagione da protagonista di Capuano, dalla conferenza stampa di presentazione, alle prime vittorie condite da giri di campo e baci in tribuna, dalle prime difficoltà e la sicurezza di portare la squadra alla salvezza anche nei momenti più difficili, specie da novembre sino ai primi di gennaio, insomma annoiarsi è una parola sconosciuta per giornalisti ed addetti ai lavori.
Capuano, alla sua tra l'altro prima esperienza al nord Italia, è diventato l'idolo della tifoseria aretina, il condottiero di un popolo che è tornato a riassaporare il calcio professionistico dopo gli anni bui della Serie D. Non a caso per la prima volta in carriera Capuano ha deciso di firmare un rinnovo biennale, lui che ha sempre preferito ragionare di anno in anno per programmare al meglio la stagione.
L'obiettivo dichiarato dall'allenatore campano è quello di riportare tra i cadetti l'Arezzo, e potete starne certi che l'Eziolino nazionale avrà tanto da dire e farci divertire, magari non solo a fine partita nelle sue consuete interviste del dopo gara.

martedì 5 maggio 2015

Cinesi...nel pallone?

E' di domenica sera la notizia che il Pavia, club attualmente al terzo posto nel girone A e a cui basta un punto per qualificarsi ai playoff promozione, ha sollevato dall'incarico Riccardo Maspero dopo la brutta sconfitta per 3-0 sul campo del Como, a cui subentra l'esperto Giovanni Vavassori, navigato allenatore la cui ultima esperienza però risale al lontano 2010 alla guida dell'Hellas Verona.
Una notizia inattesa e che ha destato stupore, dal momento che i lombardi da inizio stagione sono stati in corsa anche per la promozione diretta, e che certamente hanno saputo mettere in mostra in più occasioni un ottimo calcio (non a caso sono il miglior attacco del girone con 57 reti complessive realizzate).
Ricordiamo che il Pavia non appena 12 mesi fa chiudeva il campionato all'ultimo posto, senza però dover subire la retrocessione dopo la riforma dei campionati che da quest'anno ha portato alla Lega pro unica. Il cambio di proprietà avvenuto in estate ha portato il Presidente Xiaodong Zhu insieme al socio nonchè amministratore delegato Qiangming Wang a rilevarne la proprietà dalla famiglia Zanchi, dopo una trattativa durata un paio di mesi.
Di qui dalle parole si è passato presto ai fatti, con la costruzione di un organico altamente competitivo (tra i nomi di spicco cito Soncin, Ferretti, Abbate, Biasi, Carraro e Pederzoli) e che riportato l'entusiasmo al Pietro Fortunati, dove nel match clou contro il Novara sono state più di 2600 le presenze allo stadio.
Se la società si era dimostrata vicina all'allenatore in occasione delle sconfitte a Monza e Lumezzane, squadre decisamente inferiori ai biancoblu, questa volta la decisione drastica di cambiare guida e passare ad un allenatore che in fatto di esperienza ha poco da imparare. Probabilmente Maspero ha pagato il brutto andazzo avuto nelle ultime uscite fuori casa (ultima vittoria sul campo dell'Albinoleffe il 22 febbraio) dai suoi, ma ciò non toglie l'ottimo lavoro svolto dall'ex centrocampista di Cremonese e Sampdoria, specialmente trattandosi della prima e vera avventura in un club professionistico.
Vedremo se Vavassori riuscirà a toccare le giuste corde dei giocatori e portare linfa nuova, quel che preoccupa è proprio quella lontananza dai campi durata 5 anni e l'obiettivo che nessuno nasconde, è il salto di categoria in B.

好運約翰 (In bocca al lupo Giovanni!)